Il progetto è finanziato sul Tipo di operazione 16.1.01 – Gruppi operativi del partenariato europeo per l’innovazione: “produttività e sostenibilità dell’agricoltura” – Focus Area P4B, Bando delibera di Giunta Regionale n. 754/2022
Progetto CERTI N. 5514582
Titolo: Colture estive resilienti
Partners di progetto
RESPONSABILE TECNICO-SCIENTIFICO: SARA BOSI DIPARTIMENTO DI SCIENZE E TECNOLOGIE AGROALIMENTARI – DISTAL – ALMA MATER STUDIORUM – UNIVERSITÀ DI BOLOGNA.
RESPONSABILE ORGANIZZATIVO: CARLA CORTICELLI LIBERO PROFESSIONISTA PER R.V. Venturoli S.R.L.
FONTE FINANZIAMENTO: PSR 2014 – 2020 Regione Emilia Romagna – Autorità di Gestione: Direzione Generale Agricoltura, Caccia e Pesca.
COLLEGAMENTI CON IL SOSTEGNO DI CUI BENEFICIA L’INTERVENTO: Il progetto, attraverso la Misura 16.01, è riferito alla Priorità 4 “Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all’agricoltura e alla silvicoltura”, e alla Focus Area P4B “Migliore gestione delle risorse idriche, compresa la gestione dei fertilizzanti e dei pesticidi”, poiché vengono realizzate attività di sperimentazione finalizzate allo sviluppo di strategie per migliorare la resilienza di alcune colture estive (sorgo e miglio).
SOSTEGNO FINANZIARIO RICHIESTO
COSTO TOTALE € 215.024,63
% FINANZIAMENTO € 198.214,66
% Finanziamento ricevuto dal capofila: € 101.190,00
Obiettivi del progetto
Il progetto si pone come obiettivo principale quello di valutare le performance agronomiche e l’adattabilità ai cambiamenti climatici di cereali estivi, quali il sorgo (Sorghum bicolor) e il miglio (Panicum miliaceum), valutando la loro adattabilità alle condizioni che di volta in volta si presentano e mettendo a punto tecniche agronomiche a basso impatto.
Descrizione delle attività
AZIONE A1 - Attività di coordinamento, gestione del Gruppo Operativo e organizzazione riunioni
AZIONE B1 - Studio di fattibilità relativo agli aspetti organizzativi, all’analisi del contesto e dei temi oggetto della proposta progettuale
AZIONE B2 – Prove parcellari eseguite su sorgo (Sorghum bicolor) e su miglio (Panicum miliaceum) per la valutazione delle caratteristiche adattative per la resistenza agli stress compatibili con una resa elevata
AZIONE B3 – Sperimentazione on farm per una preliminare definizione del protocollo di coltivazione
AZIONE B4 – Elaborazione dei risultati ottenuti: definizione degli aspetti tecnici ed economici del protocollo di coltivazione e della sostenibilità ambientale
AZIONE B5 - Divulgazione in ambito PEI e Piano di divulgazione
AZIONE B6 - Formazione
Risultati
I risultati consistono nell’identificazione di genotipi di sorgo e miglio meno esigenti del mais in termini di input chimici e di esigenze idriche, con le relative tecniche colturali a basso impatto, consentirà di razionalizzare le risorse idriche e ridurre sensibilmente i trattamenti insetticidi.
I risultati potranno essere utilizzati non solo dalle aziende agricole collegate al capofila e all’Università di Bologna, ma da tutte le aziende che intendono diversificare la coltura del mais.
In particolare, il capofila, anche attraverso Assosementi, partner del progetto, e CONVASE (Consorzio per la valorizzazione delle sementi) alle quali è anche associato, potrà assicurare una efficace applicabilità dei risultati, attraverso una rete di tecnici specializzati e di aziende organizzate e renderà più efficace anche le azioni di divulgazione, formazione e consulenza.
Le tecniche e i genotipi individuati consentiranno i seguenti risultati, resi fruibili con la realizzazione di un manuale e degli altri prodotti divulgativi:
a. Identificazione di varietà più resilienti ai cambiamenti climatici, in particolare: meno soggette a problematiche fitosanitarie, più competitive nei confronti di infestanti e in grado di garantire livelli produttivi e qualitativi ottimali anche in condizioni di stress idrici e termici. Queste varietà saranno individuate attraverso le prove in campo e l’utilizzo e l’elaborazione di dati riguardanti diversi anni di sperimentazione realizzati dai partner del progetto;
b. Identificazione di varietà più resilienti in termini di minor suscettibilità alle avversità in modo da determinare un minore utilizzo di mezzi tecnici impattanti per l’ambiente e un concreto vantaggio ambientale;
c. Risparmio economico oltre che ambientale per il minore utilizzo di mezzi tecnici e di risorse idriche.
Il seme certificato è il fulcro di un sistema produttivo orientato alla qualità e alla tracciabilità.
L'impiego di seme certificato dà vita a un sistema virtuoso di cui beneficioano gli agricoltori e i consumatori nel rispetto dell'ambiente.